Smaltire l'acido lattico con 7 rimedi naturali

Come smaltire l'acido lattico, il nemico numero 1 degli sportivi di endurance, potrebbe fare la differenza tra una competizione vinta o persa.
Su come smaltire l'acido lattico potrebbero essere scritti libri interi ma ricerche scientifiche molto recenti hanno dimostrato che offrire ai muscoli doloranti una maggiore disponibilità di ossido nitrico e ossigeno si riveli come la sola strategia utile a prevenire l’accumulo di acido lattico in polpacci e gambe.

L’acido lattico nei polpacci e nella gambe è uno dei principali nemici della performance, di qualunque sportivo. Quando senti che la punta di dolore sta arrivando, non hai alternative.
In termini biochimici, il tema è abbastanza semplice.
La muscolatura si nutre di ossigeno e glucosio che si trasformano in energia, acqua e anidride carbonica. All’aumentare della richiesta di potenza muscolare, i polmoni erogano maggiore ossigeno fino alla loro massima capacità. I globuli rossi (tramite l'emoglobina) consegnano l’ossigeno alle cellule, fino alla loro capacità massima di trasporto.
È però necessario sapere che senza ossido nitrico, l’ossigeno non può essere consegnato alle cellule e senza ossido nitrico si potrebbe rischiare una asfissia.
Quando lo sforzo muscolare necessita di ossigeno in volume superiore alla capacità dei polmoni di produrlo e dei globuli rossi di consegnarlo, il glucosio (ora privo di ossigeno) produce idrogeno, che a sua volta si lega all’acido piruvico (una degradazione del glucosio) creando acido lattico.
Che a questo punto deve essere smaltito velocemente.
Se l’organismo non riesce a eliminare l’idrogeno e l’acido lattico in eccesso, questo passa nel sangue creando tossine, dolore e fatica muscolare.
Smaltire l'acido lattico efficacemente non può prescindere da questi fattori fondamentali.
L’acido lattico è un indicatore della capacità di allenamento del corpo, che può essere continuamente gestito e spinto verso limiti sempre superiori.
Quando però il limite superiore viene raggiunto, i dolori alle gambe e ai polpacci si fanno sentire e si sente la necessità assoluta di eliminare il lattato in eccesso.

Esistono 7 tecniche per smaltire l’acido lattico ma 1 soluzione naturale (a base di ossido nitrico) per prevenirlo!
1. La prima buona notizia è che l’organismo lo smaltisce da solo, in modo autonomo, in un periodo che va dai 5 ai 60 minuti (e la quantità si dimezza ogni 30 minuti);
2. La seconda buona notizia è che forma fisica e acido lattico sono legati in modo inversamente proporzionale. Quindi, maggiore l’allenamento, migliore lo smaltimento;
3. La terza è che esercizi di stretching distendono le fibre muscolari, accelerano il flusso sanguigno nei tessuti muscolari e facilitano l'eliminazione. Gli esercizi devono essere svolti correttamente, meglio se con una guida esperta, per evitare di peggiorare i sintomi;
4. La quarta sono i massaggi, fatti da fisioterapisti, apparecchi di elettro stimolazione muscolare o anche auto praticati: il calore generato induce a un rilassamento muscolare, che crea a uno smaltimento accelerato del lattato;
5. La quinta è il massaggio idroterapico (sauna e bagno turco): piacevole calore diffuso e rilassamento muscolare accelerano lo smaltimento;
6. La sesta è conseguenza della azione alcalinizzante del bicarbonato di sodio, senza superare la dose di 0,3g per 1 kg di peso (l’eccesso causa effetti gastrointestinali);
7. La settima ed ultima sono i sali minerali (come magnesio e potassio) che facilitano la trasmissione degli impulsi nervosi per contrastare spasmi e crampi, lasciando i vasi sanguigni aperti per l'eliminazione continua.
Il tema comune a questi 7 consigli è l’aumento della microcircolazione sanguigna, perchè questa rimuova velocemente il lattato in eccesso (causa del bruciore e della spiacevole sosta forzata).

Come prevenire la formazione di acido lattico in modo semplice e naturale aumentando la vasodilatazione e sfruttando i benefici della sovrapproduzione di ossido nitrico.
L’Ossido Nitrico, molecola per cui è stato riconosciuto un premio Nobel nel 1998 e che vanta oggi centinaia di migliaia di paper scientifici, ha un efficace effetto vasodilatatore sulla micro circolazione, capace di creare un vero e proprio “effetto lavatrice” sul sistema sanguigno coinvolto.
Questo incremento vasodilatatorio crea condizioni ideali perchè il lattato non si accumuli nel sangue e nella muscolatura e non debba quindi essere smaltito.
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