Crampi ai polpacci: come risolverli con soluzioni naturali

crampi ai polpacci

I crampi ai polpacci sono dolorosi, brevi ed improvvisi spasmi della muscolatura striata volontaria.

I crampi ai polpacci di per sé non sono pericolosi per la salute, ma il dolore improvviso che causano può durare minuti o, in casi rari, addirittura qualche ora.

Questo dolore molto fastidioso può risultare invalidante quando si manifesta. Soprattutto, soffrire di crampi frequenti può peggiorare lo stile di vita e inficiare la buona riuscita di gare sportive.

I crampi al polpaccio, a seconda della loro intensità, possono estendersi ad altre aree circostanti, colpendo dai glutei fino ai piedi.

Oggi esiste un valido ed innovativo rimedio per evitare il dolore ai polpacci da spasmo che può interrompere un allenamento, una gara o un riposo rigenerante.

Scopri ADESSO una soluzione naturale per prevenire i crampi ai polpacci.

crampi al polpaccio

 

Cosa sono i crampi ai polpacci e quali muscoli coinvolgono


I crampi al polpaccio sono particolarmente dolorosi
 perché coinvolgono un elevato numero di muscoli e di tendini, tutti estremamente innervati.

Il segnale di dolore arriva grazie al ruolo svolto dai  nocicettori, terminazioni di neuroni sensoriali che, attraverso sensazioni dolorose (nocicezione), ci segnalano una condizione di “pericolo”, cioè di reale o potenziale danno tissutale.

I muscoli coinvolti durante un crampo alla gambe (zona anatomica tra ginocchio e caviglia) sono tre:

  1. gastrocnemio, muscolo superficiale del polpaccio formato da gemello mediale e gemello laterale, con origine femorale e inserzione tallonare per mezzo del tendine calcaneare (noto come tendine d’Achille);
  2. soleo, unico grande muscolo intermedio del polpaccio con origine nella tibia e inserzione nel tallone (anch’esso per mezzo del tendine d’Achille).

    Gastrocnemio e soleo formano il tricipite della sura, cioè quello che comunemente chiamiamo polpaccio.

  3. Altro muscolo della gamba molto soggetto a crampo è il tibiale posteriore, il più profondo, che ha origine dalla tibia e si collega a tarso e metatarso.

 

 

    Muscoli del polpaccio

     

    Questi tre muscoli sono a loro volta collegati ad altri 4 muscoli inferiori:

    1. muscolo plantare;
    2. muscolo popliteo;
    3. muscolo flessore lungo delle dita del piede;
    4. flessore lungo dell'alluce.


      Crampi ai polpacci

      La causa dei crampi e i sintomi associati

      Un crampo è una contrazione intensa e non volontaria di un muscolo o un gruppo muscolare che generalmente arriva a riposo, spesso di notte.

      A scatenare tutto è un impulso elettrico proveniente dal sistema nervoso centrale, come accade per qualsiasi tipo di contrazione muscolare (volontaria o involontaria), con la differenza che nel caso del crampo si prova un dolore improvviso e transitorio che rende temporaneamente impossibile l’utilizzo del muscolo o gruppo muscolare coinvolto.

      Altri sintomi associati ai crampi ai polpacci possono essere:

      • intorpidimento;
      • formicolio;
      • rigidità delle articolazioni e delle dita;

      Tre crampi su quattro sopraggiungono nelle ore e di riposo ma soprattutto, e con maggiore intensità, colpiscono le donne in gravidanza, motivo per il quale spesso viene consigliata dal ginecologo l’assunzione di magnesio.

      I crampi alle gambe che si verificano durante la gravidanza, comunque, dovrebbero naturalmente risolversi dopo il parto.

      In generale chiunque può essere soggetto a crampi ai polpacci, soprattutto gli sportivi impegnati in lunghe performance di endurance o le persone che soffrono di spasmi notturni alle gambe a seguito di lavori particolarmente difficili e intensi svolti durante la giornata.

      Caso particolare è rappresentato dai crampi alle dita dei piedi che, a volte, compaiono come conseguenza di sforzi dell'intero arto inferiore e o come estensione dello stesso crampo al polpaccio.

      Tipi di crampo e sue cause

      I crampi accomunano tutti gli sportivi, dai principianti ai campioni olimpici, ma possono colpire improvvisamente anche una persona comune che non si allena.

      Infatti, le ricerche scientifiche ci dicono che i crampi si possono dividere in due categorie:

      1. quelli legati all'attività fisica;
      2. quelli non legati all'attività fisica.

      In entrambi i casi è bene rivolgersi al proprio medico di fiducia (sportivo o di base) per poter individuare la causa sottostante e capire come procedere per risolverli.

      Secondo gli studi le principali cause di crampi ai polpacci sono due:

      • disidratazione e perdita di elettroliti;
      • alterazione nel controllo muscolare, cioè imprecisa coordinazione tra muscoli agonisti ed antagonisti.

      In entrambi i casi, l’ipereccitabilità neuronale invia una serie di brevi scariche sincrone ad una o più unità muscolari che si susseguono con frequenza elevatissima rispetto a quella che normalmente si registra durante un movimento volontario.

      Durante un evento di crampo al polpaccio, l'iperestensione muscolare che ne deriva è causa diretta dei cosiddetti "polpacci duri".

      Questo comporta l’impossibilità volontaria di allungare la muscolatura coinvolta dallo spasmo.

      Le contrazioni si estendono frequentemente alle intere catene muscolari, tra loro legate tramite fasce e vari distretti. Come abbiamo già accennato, un crampo al polpaccio o alla muscolatura posteriore delle gambe si può infiltrare fino alle dita dei piedi.

       

      Crampo polpaccio: cause e rimedi

      Abbiamo poco fa visto le principali due cause dei crampi: disidratazione e mancato coordinamento muscolare. Quest'ultimo dovuto o a scarso allenamento o, al contrario, ad eccessiva sollecitazione muscolare che genera fatica e conseguente alterazione del controllo neuromuscolare.

      Ma le cause dei crampi ai polpacci possono essere riconducibili anche a sedentarietà, invecchiamento, carenze nutrizionali e cattiva circolazione sanguigna.

      Vediamole insieme.

      Perché vengono i crampi ai polpacci?

      I crampi ai polpacci possono essere crampi idiopatici e presentarsi senza alcun motivo reale o apparente, oppure crampi alle gambe secondari, cioè sintomi di altri problemi di salute.

      Le cause del crampo al polpaccio le possiamo suddividere quindi in primarie e secondarie.

      Tra le cause primarie:

      • invecchiamento;
      • eccessivo sforzo dei muscoli durante l'esercizio fisico, con sintomi anche peggiori in situazione climatiche di caldo e/o umidità;
      • disidratazione;
      • eccessivo uso/abuso di alcool;

      Le cause secondarie potrebbero essere:

      • gravidanza;
      • affaticamento sportivo ed errato o scarso recupero (crampi sportivi);
      • alcuni tipi di medicazione come le statine (medicinali per ridurre il livello di colesterolo);
      • malattie al fegato.

      Non esiste una sola causa dei crampi dolorosi alle gambe.

      L’origine dei crampi si deve rintracciare in una serie di cause e concause, cioè:

      • svolgimento ripetitivo e continuo di movimenti che sollecitano in modo eccessivo la muscolatura;
      • eccessiva o prolungata fatica muscolare (ma anche squilibri muscolari);
      • carenza di sali minerali (magnesio e potassio in particolare);
      • disidratazione;
      • insufficiente apporto di sangue ai muscoli a causa di vasocostrizione cronica o acuta;
      • alterazione e malfunzionamento dei nervi.

      Due o più cause come queste sono molto spesso connesse tra loro e pertanto la loro individuazione richiede sempre un'indagine medico-scientifica.

      Crampo polpaccio in ambito sportivo: le cause

      crampi ai polpacci

      Gli atleti che si sottopongono a duri allenamenti o gare con sforzi prolungati e intensi, soprattutto negli sport di endurance, generano forte sudorazione e perdita di liquidi e sali minerali, riducendo in modo sensibile il volume di sangue nelle zone esposte allo stress meccanico, creando le premesse per i crampi muscolari.

      Il minor flusso di sangue nella fibra muscolare comporta una vasocostrizione con minore apporto di liquidi, sostanza nutritive, sali (soprattutto magnesio, potassio e sodio) e ossigeno.

      La muscolatura non più correttamente irrorata ed ossigenata genera un’azione anaerobica producendo acido lattico.

      La mancanza di sali comporta un malfunzionamento connettivo, la muscolatura si comprime e si ritrae provocando spasmi alle gambe.

      Come affrontare efficacemente e preventivamente il crampo polpaccio nello sport

      Le modalità normalmente utilizzate per risolvere lo spasmo muscolare sono le seguenti:

      • interruzione dell’attività che ha innescato il crampo;
      • svolgimento immediato di esercizi di stretching (non troppo intensi) per allungare la muscolatura fino a che non cessa il crampo;
      • immediata e successiva reidratazione;
      • reintegrazione salina;
      • massaggi meccanici e bagni caldi per far riprendere la corretta irrorazione alle cellule e interrompere il formicolio ai polpacci.

       I farmaci di solito sono necessari solo nei casi più persistenti. 

      Trattare, per esempio, i crampi che si verificano a causa di una grave malattia del fegato può essere più difficile. In questi casi occorre consultare un medico. 

      Lo Stretching è il primo intervento in caso di crampi

      Il modo migliore per allungare i muscoli del polpaccio è il seguente: posizionarsi con la metà anteriore dei piedi su un gradino, con i talloni che pendono dal bordo, abbassare lentamente i talloni in modo che siano al di sotto del livello del gradino e mantenere la posizione per alcuni secondi prima di sollevare i talloni nella posizione di partenza. Ripetere questo semplice esercizio almeno 7 volte.

      In alternativa: mettersi di fronte ad un muro, alla distanza di un braccio, con i piedi appoggiati sul pavimento, piegarsi in avanti, premendo le mani contro il muro ed i talloni contro il pavimento fino a sentire i muscoli dei polpacci che si allungano. Tenere il polpaccio allungato per circa 10 secondi e ripetere l'esercizio più volte per circa 5 minuti.

      Se si è in compagnia ci si può stendere a terra e facendosi aiutare da chi è presente a tirare la punta del piede della gamba interessata verso di sé.

      Come prevenire i crampi ai polpacci e alle gambe?

      Per quanto riguarda gli sportivi, i crampi possono essere prevenuti con un’attenta regolazione dei principi e dei parametri dell’allenamento, dunque con la corretta progressione d’intensità del carico fisico, alternando appropriate fasi di allenamento e recupero (per gli sportivi) e una corretta e continua idratazione con sali minerali utili (almeno 2 litri per le persone sedentarie, dai 3 ai 5 per gli sportivi), soprattutto durante la stagione calda.

      Quest'ultimo consiglio è valido per tutti e va di pari passo con un’alimentazione equilibrata ricca di antiossidanti, frutta e verdura.

      Come integrazione a tutto ciò, esiste un altro ottimo metodo che serve sia a curare che a prevenire i crampi ai polpacci: stiamo parlando dell'ossido nitrico.

      Ossido nitrico: un efficace metodo alternativo, non farmacologico, per contrastare i crampi ai polpacci

      Potremmo definire l'ossido nitrico un "rimedio della nonna" contro gli spasmi alle gambe.

      Un incremento localizzato di questa molecola naturalmente presente nel nostro organismo, nella muscolatura coinvolta dai crampi, potrebbe voler dire non dover ricorrere ad integratori per i crampi muscolari (quali il magnesio) o a farmaci specifici.

      Come contrastare e ridurre polpacci duri e i crampi ai polpacci utilizzando l’ossido nitrico

      L’attività di vasodilatazione prodotta dall’Ossido Nitrico ha un’evidente funzione di contrasto alla vasocostrizione del crampo indotta dallo sforzo associato alla perdita idrica.

      Un incremento di produzione di Ossido Nitrico sulle fasce muscolari dei polpacci interessate dal crampo induce ad un maggior apporto di flusso ematico ossigenato e, quindi, liquidi, sali minerali e sostanze nutritive oltre ad un maggior ed efficace rilascio di Ossigeno alle cellule sotto sforzo.

      Ricerche scientifiche svolte con 77 atleti hanno confermato come chi soffre di crampi ai polpacci siano le persone con maggiore perdita di idratazione e come generino il 300% di nitriti in più rispetto allo standard.

      I nitriti sono un sottoprodotto dell’Ossido Nitrico, ad evidenziare come questa molecola sia fortemente connessa alla contrazione. (Fonte: Maddali S., Postexercise increase in nitric oxide in football players with muscle cramps, Hospital for Special Surgery, New York, New York, USA).

      In modo paradossale, è stato inoltre dimostrato come una vasocostrizione riduca l’apporto di Ossigeno ai tessuti e simultaneamente ne aumenti il consumo. (Fonte: Segal S.S., Nitric Oxide release is present from incubated skeletal muscle incubation, Yale school university of medicine).

      Una sovrapproduzione di Ossido Nitrico genera effetti vasodilatatori a compensazione della vasocostrizione. 

      Utilizzo dell'abbigliamento bio funzionale NOAcademy per generare un incremento di produzione di Ossido Nitrico e contrastare attivamente la formazione di crampi ai polpacci

      L'abbigliamento bio funzionale NOAcademy, tramite la tecnologia fotochimica di cui è dotato, è in grado di generare un significativo incremento nella vasodilatazione e irrigazione arteriosa dei muscoli del polpaccio.

      Il vantaggio di utilizzare un capo di abbigliamento tecnologico NOAcademy permette di poter aumentare la vascolarizzazione dei polpacci.

      È un rimedio naturale che sostituisce integratori o farmaci, con le relative e possibili controindicazioni che queste terapie potrebbero avere.

      Un tubolare non compressivo NOAPP, di NOAcademy, si indossa direttamente sui polpacci circa un'ora prima della performance in modo da consentire la massima vascolarizzazione della muscolatura e renderla idratata ed elastica senza nessuna contro indicazione.

      Non esiste limite di tempo massimo in cui questi prodotti possono essere utilizzati.

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      crampi ai polpacci

       

       La ricerca del prof. M. Anbar, Role of nitric oxide in the physiopathology of pain, è un interessante e utile contributo a questa discussione.


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