Crampi notturni alle gambe risolti: Raffaela racconta

crampi notturni alle gambe

I crampi notturni alle gambe arrivano all’improvviso nel cuore della notte, senza avvisare e con una evidente prepotenza che coglie impreparati.

Durano poco, ma quanto basta per disturbare sogni tranquilli, impedendo un buon riposo del corpo e della mente e compromettendo, così, il benessere generale.

Un bel grattacapo per chi ne soffre e non riesce a trovare una soluzione definitiva ai crampi alle gambe di notte.

crampi alle gambe

Frequenti crampi notturni alle gambe di notte, infatti, oltre all’insonnia come conseguenza spesso inevitabile, generalmente portano con sé ulteriori disturbi e possono destare una certa preoccupazione.

La buona notizia è che i fastidiosissimi nemici di Morfeo oggi trovano un perfetto antagonista nell’Ossido Nitrico, una soluzione naturale e ancora sconosciuta a molti, ma che vale la pena approfondire.

Prima però, bisogna capire cosa sono i crampi, come arrivano e perché in tre casi su quattro sopraggiungo di notte e con maggiore probabilità nella stagione più calda.

Che cosa sono i crampi? Una definizione.

Almeno una volta nella vita tutti abbiamo provato la particolare e inconfondibile esperienza di un crampo. I punti dove esso può presentarsi sono molteplici e riconoscerlo è piuttosto semplice.

Che si manifesti alle mani, ai piedi, ai polpacci o alle gambe, le caratteristiche sono sempre peculiari e la sintomatologia non cambia.

Soprattutto gli sportivi sono abituati a fronteggiarli, per motivi di sovraffaticamento muscolare, carenza di sali minerali e richiesta di idratazione. Altre categorie a rischio sono: gli anziani, le donne in stato di gravidanza e le donne in fase mestruale. Anche le cause connesse a queste ultime categorie possono essere molteplici.

Ma cos’è, effettivamente, il crampo?

A livello medico, questo fenomeno viene così definito:

Contrazione transitoria, improvvisa e involontaria di un muscolo o di un gruppo di muscoli. Anche se, generalmente, è innocuo, il crampo muscolare può provocare dolore e rendere temporaneamente impossibile l'utilizzo del muscolo interessato. Spesso insorge dopo un'attività fisica intensa, ma non infrequente è la manifestazione di crampi a riposo, che possono colpire anche durante il sonno. (Humanitas)

La durata media dello spasmo varia da alcuni secondi (10-20) a pochi minuti.

Crampi notturni alle gambe e sintomatologia connessa

Alla sua brevità, tuttavia, fa da contraltare tutta una serie di sintomi associati al fenomeno, vale a dire:

  • dolore;
  • rigidità;
  • formicolio;
  • sensazione di bruciore;
  • difficoltà a muovere la zona interessata.

Nel caso specifico dei crampi notturni che colpiscono le gambe, la maggior parte si manifestano nella zona del polpaccio e con minor incidenza colpiscono il piede e la coscia.

Il crampo che interessa l’area della coscia, generalmente, è quello un po’ più persistente.

In tutti i casi appena elencati, durante ed immediatamente dopo l’episodio spasmodico il muscolo interessato diventa teso, dolente e rigido.

Questi sintomi possono coinvolgere, oltre alle gambe, anche tutto il piede comprese le dita.

L’algia alla gamba che ne deriva può avere una durata più lunga rispetto al crampo stesso, addirittura può prolungarsi per diverse ore.

Nonostante ciò, episodi isolati di questo tipo non dovrebbero preoccupare, poiché generalmente attribuibili a condizioni transitorie e risolvibili, come un’eccessiva sudorazione dovuta alle alte temperature.

Non a caso i crampi notturni alle gambe sono più frequenti d’estate e risulta quasi sempre sufficiente reidratarsi correttamente per ristabilire la normale omeostasi dell’organismo.

Al contrario, bisogna impensierirsi nel momento in cui il crampo viene a fare visita spesso, incidendo negativamente sulla qualità del sonno e della vita. In questo caso è bene rivolgersi al proprio medico, in modo da individuarne la causa e la terapia adeguata.

Perché vengono i crampi alle gambe durante la notte?

Identificare la causa dei crampi notturni non è quasi mai semplice.

Nell’opinione comune è frequente l’associazione potassio e crampi notturni o magnesio e crampi notturni. Al racconto di episodi di crampi forti alle gambe di notte non è raro ricevere consigli come quello di mangiare una banana (o un altro alimento ricco di potassio) pre o post attività fisica oppure di integrare il magnesio con prodotti ad hoc (integratori salini).

La verità è che le cause dei crampi alle gambe di notte posso essere molteplici e che non soltanto chi fa sport ne è vittima.

Addirittura, in qualche caso possono essere una spia di problemi importanti. Non è da sottovalutare, ad esempio, la correlazione crampi notturni e diabete e non va dimenticato anche che i crampi notturni alle gambe negli anziani sono molto frequenti.

Prima di indicare quali sono i fattori chiamati in causa quando si ha a che fare con crampi notturni alle gambe, bisogna fare una distinzione tra:

  1. crampi idiopatici, che non hanno una causa evidente;
  2. crampi secondari, ovvero sintomi di una condizione primaria sottostante.

Per quanto riguarda i primi, non essendoci una particolare problematica a scatenarli, si procede per esclusione avanzando delle ipotesi che sono per lo più connesse allo stile di vita e alla struttura muscolare della regione anatomica della gamba.

Alcuni fattori all’origine dei crampi che sopraggiungono di notte potrebbero essere:

  • nel contesto dell’allenamento sportivo: lo scorretto rapporto tra carico e recupero (all’origine di condizioni di overtraining o overreaching), con conseguente sovraffaticamento della muscolatura;
  • nell’attività lavorativa: trascorrere molte ore in piedi e/o utilizzare calzature che non sostengono adeguatamente tutto l’arto inferiore e la muscolatura connessa o, al contrario, lavorare per molto tempo seduti;

ma anche:

  • eccessiva sedentarietà: l’inattività fisica porta ad un accorciamento dei muscoli nel tempo;
  • anomalie nervose durante il sonno;
  • fisiologico accorciamento del tessuto tendineo in età avanzata.

I crampi secondari: una spia importante

Nel caso dei crampi durante il sonno con causa riconoscibile, la lista delle possibilità è più lunga e pertanto risulta sempre necessario indagare adeguatamente per poter giungere ad una conclusione certa ed una cura efficace.

Affidarsi al proprio medico e a specialisti consigliati da quest’ultimo è la soluzione migliore.

Di seguito le condizioni che possono causare crampi alle gambe notturni.

  • Disidratazione, cioè diminuzione dell’acqua corporea che causa squilibrio elettrolitico.
  • Squilibri metabolici dovuti alla carenza di potassio, magnesio e/o calcio.
  • Stato di gravidanza: l’aumento fisiologico del peso corporeo affatica le gambe, ma anche i cambiamenti ormonali favoriscono l’insorgenza dei crampi.
  • Malattie neurologiche (morbo di Parkinson, sclerosi multipla, neuropatia periferica, stenosi del canale lombare, compressione delle radici nervose a livello della colonna vertebrale) che vanno ad interessare i nervi delle gambe.
  • Malattie del fegato (come la cirrosi epatica): quando questo organo non funziona correttamente si accumulano tossine nel sangue con conseguenti spasmi. Per lo stesso motivo è chiamato in causa l’abuso di alcolici.
  • Ipotiroidismo: l’insufficiente produzione di alcuni importanti ormoni da parte della ghiandola tiroidea può causare crampi muscolari diurni e notturni.
  • Restringimento delle arterie e dunque minore afflusso sanguigno ai tessuti muscolari e tendinei.
  • Diabete: è una malattia cronica con complicanze a livello di nervi, muscoli, tendini ed articolazioni, tra cui i crampi.
  • Infezioni, dovute alla presenza di batteri come il tetano.
  • Effetto collaterale di farmaci che causano squilibrio elettrolitico, come i diuretici.

Esistono altre patologie che per caratteristiche simili possono essere confuse con i crampi, ad esempio:

  • Distonia: disturbo motorio di tipo neurologico caratterizzato da contrazioni muscolari involontarie, che costringe determinate parti del corpo ad assumere torsioni ripetitive o posture dolorose.
  • Sindrome delle gambe senza riposo (RLS): disturbo neurologico del sonno che causa nel paziente fitte e dolore, con conseguente necessità di muovere gli arti inferiori per trovare sollievo.

Come agire contro i crampi alle gambe di notte?

Una soluzione definitiva che possa funzionare in tutti i casi non c’è. Una cosa però è certa: se il crampo arriva la notte, la soluzione arriva quando si è svegli.

Ciò significa che la prevenzione è fondamentale nel lenire o sconfiggere definitivamente i crampi notturni e inizia nel momento in cui si opta per uno stile di vita attivo e sano.

Questo vale anche quando il fenomeno spasmodico frequente è secondario a malattie importanti, come alcune tra quelle citate poco fa.

Anche se non ci sono farmaci specifici per il trattamento del crampo e se gli integratori per crampi notturni più blandi non sempre si rivelano risolutivi, tuttavia, esistono accorgimenti/soluzioni che possono migliorare la situazione. Eccone alcuni:

  • esercizi muscolari di stretching ai polpacci e ai bicipiti femorali, utili sia in funzione preventiva se eseguiti prima di andare a dormire che per il trattamento del crampo in fase acuta;
  • esercizio fisico leggero: corsetta al tapis roulant o breve sessione di cyclette;
  • massaggi muscolari profondi;
  • posizionare le gambe su un appoggio, in modo tale che stiano rialzate, favorendo così la circolazione;
  • bere a sufficienza e consumare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno.

Rimedi naturali per crampi notturni alle gambe

Anche alcune piante officinali e oli essenziali dalla funzione tonificante, distensiva e defaticante per la muscolatura si rivelano un toccasana nella prevenzione e nel trattamento dei crampi idiopatici e secondari, da applicare come rimedi esterni.

Tra i più noti:

  • equiseto;
  • ortica;
  • alga spirulina;
  • olio di patchouli;
  • olio di rosmarino;
  • olio di arnica;
  • olio essenziale di zenzero.

Per quanto riguarda l’aiuto dall’interno, soprattutto durante la stagione estiva, quando la sudorazione fisiologicamente aumenta, risulta indispensabile bilanciare correttamente le quantità di sodio assunte (tramite il sale da cucina), al fine di mantenere l'equilibrio idrico corporeo.

Bisogna, inoltre, prediligere alimenti con significativo apporto di potassio, magnesio, vitamina E e acidi grassi essenziali (come gli omega 3, omega 6 e omega 9).

Prevenire i crampi notturni: maggiore Ossido Nitrico

Un altro rimedio molto efficace che svolge la sua funzione all’interno e dall’interno è una risorsa già disponibile nel nostro organismo: la molecola di NO, cioè l’Ossido Nitrico, potente vasodilatatore che regola e promuove la micro-circolazione sanguigna nel nostro corpo.

L'esperienza della Dottoressa Raffaela Rosa nel contrasto attivo ai crampi notturni durante il sonno

crampi notturni alle gambe

A raccontarci come funziona è la Dottoressa Raffaela Rosa, fisioterapista, Tecnico Nazionale di Nordic Walking, docente di “Tecnica e Didattica del NW” presso la facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Verona e International Trainer di NW presso Inwa – International Nordic Walking Federation.

La Dottoressa trascorre molte ore al giorno in piedi per via delle attività lavorative e sportive che svolge. Tutto ciò la porta inevitabilmente a fine giornata a soffrire di crampi notturni alle gambe, gonfiore e stanchezza agli arti inferiori.

Grazie alle solette proposte da NOAcademy è riuscita a risolvere questi problemi.

Oltre a conoscere i meccanismi legati all’Ossido Nitrico, la Dottoressa ha sviluppato una particolare attenzione all’analisi della sua propriocezione e la testimonianza che ci riporta qui di seguito, calibrata sulla risoluzione dei crampi notturni ai polpacci, ha per noi un valore importante.

La testimonianza della dottoressa Raffaela Rosa

La mia vita professionale mi obbliga a lunghe giornate in piedi, ogni giorno.

Sono una sportiva e faccio quanto possibile per mantenere la muscolatura elastica ma, probabilmente per una conformazione biologica e naturale, i crampi notturni sono parte della mia vita.

Ho iniziato ad indossare le solette NOAcademy inserendole in tutte le mie calzature sopra le solette già esistenti e presenti (quelle NOAcademy sono molto sottili).

La prima sensazione è stata un formicolio diffuso su tutta la pianta del piede per la riattivazione del micro-circolo e, dopo, la sensazione di un piede veramente caldo e... benestante!

Nelle scarpe da running: mi sembra ci sia una migliore percezione del contatto con il terreno, l'appoggio rimane comunque ammortizzato ma rendono appunto più sensibile il piede che ha lavorato bene e non ha accusato fastidi di nessun genere.

Nelle scarpe da palestra: lavoro molto in palestra e l'inconveniente è che dopo qualche ora ti senti il piede bagnato/umido perché la scarpa non fa traspirare. Con la soletta NOAcademy, invece, NON ho avuto questa brutta e fastidiosa sensazione (neanche dopo 8 ore!). 

Le solette saranno molto utili anche in autunno/inverno con clima più umido...

Nelle scarpe da trekking/nordic walking: stessa sensazione di benessere, piede rilassato ma attivo.

Negli scarponi da montagna: piede asciutto, rilassato, instancabile!

Negli zoccoli Birkenstock: sono fisioterapista e in studio uso gli zoccoli. Anche in questi, ho inserito senza problemi la soletta NOAcademy: ho sentito il piede avvolto in modo piacevole, nessuna sensazione di stanchezza.

In sintesi: i crampi notturni alle gambe sono fortemente diminuiti, probabilmente proprio perché la circolazione periferica generata dall’incremento di ossido nitrico sta migliorando.”

Se vuoi approfondire la nostra tecnologia fotochimica e i prodotti utilizzati e consigliati dalla dottoressa De Rosa, puoi visitare il nostro e-shop.

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