Geloni alle mani: guanti speciali e soluzione naturale

Geloni alle mani

Geloni alle mani, sclerodermia, screpolature, arrossamenti o dita fredde e doloranti o addirittura prurito esteso a tutte le estremità...

chi dice di non aver mai lamentato almeno uno di questi fastidi o è fortunato o mente!

Nella stagione invernale è infatti davvero molto frequente soffrire geloni sulle mani e altri disturbi direttamente connessi all’abbassamento delle temperature, come la Sindrome di Raynaud o anche i geloni alle orecchie.

Talvolta munirsi di stivali, cappellino e guanti di lana può non essere sufficiente, perché l’incriminato non è tanto il freddo in sé quanto, piuttosto, lo sbalzo di temperatura, ovvero il passaggio brusco dal caldo al freddo.

La sclerodermia alle mani non è esente da questi spiacevoli sintomi

Geloni alle mani

Passaggio che il nostro sistema circolatorio periferico avverte come violento e che può avvenire anche all’interno delle mura domestiche, per esempio quando dopo aver tenuto le mani a riposo per qualche ora queste si sono “raffreddate” e decidiamo di andare a scaldarle sotto l’acqua calda o vicino al calorifero...facendo un danno.

Il punto è che per evitare questi disturbi bisogna sapere perché si manifestano, come comportarsi in via preventiva e come risolvere i geloni con rimedi naturali e poco invadenti quando ormai si sono presentati.

In questo articolo informativo parleremo tutto ciò, in particolare di una soluzione molto innovativa che sfrutta l’azione dell’ossido nitrico per aumentare la micricircolazione.

Ma prima, partiamo da una domanda basilare: cosa sono i geloni alle dita delle mani? In che modo la sclerodermia alle mani influisce sul problema?

Geloni sulle mani: sappiamo davvero cosa sono?

Se vi capita di svegliarvi la notte perché le estremità prudono in modo insopportabile, o di non riuscire a piegare bene le dita per via di un improvviso e doloroso gonfiore, o tutte queste cose insieme, è probabile che voi soffriate di geloni alle mani.

Un disturbo comune soprattutto di inverno, perché scatenato dallo sbalzo termico e dalla conseguente “risposta difensiva” messa in atto dall’appartato circolatorio periferico.

In termini tecnici, si tratta di una reazione termica dell'epidermide, che si manifesta come forma di eritema (eritema pernio) quando passiamo da temperature calde a temperature molto fredde o gelide e viceversa.

Tale reazione si manifesta prevalentemente con una serie di bolle rosse sulla pelle, e può interessare mani, piedi, naso e orecchie. Una soltanto di queste parti o più di una insieme.

I capillari subiscono un vero e proprio piccolo danno, creando una rottura dell'endotelio capillare e come conseguenza si verificano gonfiori e forti sensazioni di prurito nelle aree interessate.

La manifestazione dei geloni è, in sintesi, causata da una dolorosa infiammazione delle arteriole e delle venule.

I geloni scompaiono tendenzialmente nell’arco di qualche settimana, a patto che le mani (o altre zone colpite) vengano protette da ulteriori sbalzi che potrebbero interrompere il processo di guarigione, se non addirittura aggravare la situazione di partenza.

Ovviamente le mani rappresentano la zona più esposta al fenomeno perché, per motivi pratici, nella maggior parte del tempo le dobbiamo lasciare scoperte ed esposte a temperature mutevoli, agenti atmosferici, prodotti chimici eccetera.

È un disturbo che non va sottovalutato, come spesso accade, perché anche se i geloni non provocano danni permanenti, il rischio di infezioni è dietro l’angolo, soprattutto quando non vengono curati con attenzione.

Dunque, bisogna non aggravare una condizione che, di per sé, potrebbe risolversi anche naturalmente o con semplici accorgimenti.

Quali sono i sintomi dei geloni alle mani?

Come capire se quelli che ci tormentano sono proprio dei geloni e non, magari, qualche altro fastidio “di stagione”?

Per chiarire ogni dubbio, ecco una sintesi di rapida consultazione dei sintomi tipici di questo disturbo.

Geloni alle mani sintomi

• Formazione di piccole, rosse e pruriginose aree sulle mani;

formazione di vesciche o ulcere cutanee;

rigonfiamento della cute;

cambi del colore della pelle da rosso a blu scuro;

sensazione di dolore;

gonfiore nella zona colpita.

Bene, ora che i sintomi sono noti, per capire se effettivamente almeno uno di questi è presente bisogna osservare attentamente la zona colpita dal fenomeno, in questo caso specifico le mani.

Se, per esempio, la pelle si presenta rossa e gonfia ed è soggetta ad un forte prurito, sono i sintomi della sclerodermia e la cosa migliore da fare è informarsi subito su come curare i geloni alle mani.

Se invece le dita sono diventate prima bianco/bluastre, per poi virare improvvisamente al rosso, ma la cute non risulta interessata da lesioni, c’è una maggiore probabilità si tratti di malattia di Raynaud, un disturbo dovuto ad un’eccessiva e repentina vasocostrizione che priva le estremità del giusto apporto di sangue.

È bene ricordare, comunque, che nel dubbio bisogna rivolgersi ad uno specialista che saprà distinguere una condizione dall’altra, indicando la migliore via di guarigione.

Mani e geloni: quali sono le cause?

I geloni compaiono sulle nostre mani quando queste vengono sottoposte ad un brusco sbalzo di temperatura. In particolare, risulta essere molto dannosa risulta l’esposizione al calore quando le mani provengono da un ambiente freddo ed umido.

I nostri vasi sanguigni capillari sono infatti soggetti a fenomeni di vasocostrizione e vasodilatazione: in parole povere, si restringono in un ambiente freddo (così da indirizzare il sangue dove più serve, e cioè verso gli organi interni) per tornare a dilatarsi in un ambiente caldo.

Si tratta di un meccanismo “di sopravvivenza” del tutto naturale, che dovrebbe avvenire seguendo i tempi fisiologici del nostro organismo, ossia in modo lento, per evitare shock termici a cui non siamo capaci di adattarci.

Se infatti il passaggio da freddo a caldo è troppo repentino, i capillari sono costretti a svolgere un lavoro davvero eccessivo e al quale non sono abituati: quando ciò accade il nostro organismo fa di tutto per evitare la dispersione di calore in una specifica zona del corpo.

I soggetti più esposti ai geloni alle mani

In alcuni soggetti questo lavoro intenso del nostro corpo non lascia tracce; in altri, invece, si traduce in un danno termico a livello capillare, il quale a sua volta innesca un’infiammazione della pelle, che va incontro a rossore, prurito, bruciore e gonfiore.

I motivi di questa “disparità” sclerodermica, o sclerodermia sistemica, non sono noti alla scienza, ma in base ai dati d’incidenza si possono individuare alcune categorie a rischio e fattori predisponenti.

  • È possibile che il fattore genetico giochi un ruolo determinante: quando i genitori soffrono di geloni alle mani o ai piedi, aumenta la probabilità che anche i figli vadano incontro al problema.
  • Chi soffre di altri disturbi della circolazione periferica è predisposto a sperimentare i geloni.
  • Le donne tendono a soffrire di geloni alle mani più degli uomini.
  • I fumatori sono più esposti rispetto ai non fumatori perché, com’è noto, la nicotina restringe i vasi sanguigni.
  • Un’altra categoria particolarmente soggetta al problema è costituita da coloro che assumono farmaci beta-bloccanti.

Come curare i geloni alle mani? Idee pratiche e soluzioni naturali

"Come si curano i geloni?", "Qual è il miglior trattamento dei geloni?": domande come queste sono frequenti, poiché spesso non si sa nemmeno da dove cominciare.

La prima basilare raccomandazione per curare i geloni sulle mani è quella di non esporle a temperature particolarmente rigide.

Quando questo non è possibile per ragioni lavorative o per altri fattori difficilmente modificabili (per esempio: chi vive in ambienti umidi e/o zone con inverni rigidi, chi lavora all’interno di celle frigorifere), bisogna prevenire.

In primis, ciò va fatto coprendo bene le mani con guanti realizzati con tessuti ad hocovvero quelli in grado di trattenere il caldo lasciando respirare la pelle. A questo scopo sono ottimi la lana e il cachemire.

Tuttavia, i guanti (così come le calze se si soffre di geloni ai piedi) non devono essere troppo stretti, perché potrebbero ostacolare il normale flusso di sangue verso le estremità, determinando proprio quella vasocostrizione che si voleva evitare.

Altri rimedi semplici per prevenire e curare i geloni alle dita o per attenuarne la sintomatologia non appena si manifestano hanno a che fare con l’impiego di preziosi prodotti che madre natura ci offre, quelli che le nostre nonne sapevano utilizzare con grande sapienza.

Eccone alcuni :

  • impacchi con erbe curative come l’arnica, l’ortica e la lavanda;
  • rapa e rafano per ridurre il gonfiore, strofinando una fettina della radice direttamente sulla zona;
  • succo di limone per il potere antisettico e disinfettante: basterà immergervi le dita o strofinare sulla pelle un batuffolo di cotone imbevuto nel succo;
  • la cipolla, tritata e spalmata sulle mani, ha un effetto benefico localizzato poiché è in grado di riattivare la microcircolazione.

È bene sottolineare che questi rimedi semplici e privi di controindicazioni, per quanto efficaci, non si sostituiscono ai farmaci in condizioni gravi, ma rappresentano un validissimo alleato quando si cercano rimedi contro i geloni più “soft”, per il breve periodo e per condizioni non critiche.

Geloni alle mani rimedi e terapia: cosa fare e cosa NON fare

Quali sono le prime azioni da compiere quando l’esposizione al freddo è avvenuta e l’eccessiva vasocostrizione è ormai in atto?

La prima regola di rimedi per i geloni alle mani è riscaldare la parte interessata, nel caso specifico le mani, con gradualità e cautela. Immergere le mani gelide in acqua bollente è una pessima idea: molto meglio optare per acqua tiepida, così da non stressare i capillari.

Quando la prevenzione non funziona ed i geloni fanno la loro comparsa, l’ideale è agire su più fronti: da un lato temperando gli effetti indesiderati di questi ultimi, dall’altro cercando di rimuovere o di attenuare le cause che ne hanno favorito la comparsa.

Per quanto riguarda il primo profilo, oltre ad evitare shock termici è fondamentale mantenere la cute idratata: ciò eviterà l’aggravarsi di ulcere e vescicole. Si può utilizzare una qualsiasi crema idratante di buona qualità o un olio vegetale.

In ogni caso, quando non ci sono sintomi talmente intensi da costringere le mani e le dita all’immobilità, bisogna ricordare che i geloni progressivamente tendono a migliorare da soli. Perciò è importante essere pazienti e sempre cauti, seguendo i consigli poco fa esposti.

Se, diversamente, il dolore è insolitamente grave e si sospetta un'infezione o se i sintomi non migliorano dopo una o due settimane, è consigliato rivolgersi ad un medico per scongiurare la presenza di complicazioni in corso.

A maggior ragione, questo step si rivela indispensabile se i sintomi si estendono alla stagione calda. In questo caso si procede escludendo altre condizioni primarie e più importanti.

Un’altra cosa da tenere a mente riguarda direttamente i pazienti che soffrono di diabete o di cattiva circolazione: in questi casi la guarigione potrebbe essere più difficile e compromessa a causa della difficile reazione dei capillari nel recuperare naturalmente dallo shock termico.

Soluzioni a lungo termine: geloni alle mani e rimedi naturali

Per quanti cercano rimedi naturali per i geloni, prive di controindicazioni e con una validità di azione a lungo termine, vale la pena prendere in considerazione dei capi di abbigliamento altamente innovativi.

Stiamo parlando di capi con azione bio-funzionale, realizzati ad hoc per la risoluzione di questa infiammazione della cute, l’utilizzo dei quali non va a modificare lo stile di vita di chi ne soffre ma, anzi, ne migliora considerevolmente la qualità.

Nel caso dei geloni alle mani e dei geloni alle dita, il capo bio-funzionale consigliato è rappresentato da un paio di guanti che aiutano a produrre maggiore ossido nitrico localizzato.

Questa strategia curativa costituita da rimedi naturali per i geloni alle mani, difatti, potrebbe essere la migliore tra tutte le alternative disponibili, anche se non ha niente a che fare con le terapie farmacologiche tradizionali.

Perché? Procediamo per ordine.

I geloni alle mani sono conseguenza di una rapida vasocostrizione, la quale a sua volta è una risposta al freddo.

Questa costrizione dei vasi sanguigni può essere facilmente contrastata con il più efficace dei vasodilatatori naturali, già disponibile nel nostro organismo: l'ossido nitrico.

Se resa maggiormente disponibile a livello topico, questa piccola molecola permette di aumentare in modo direttamente proporzionale la biodisponibilità di sangue arterioso, aumentando la capacità vitale delle cellule.

Trattandosi di una soluzione naturale al 100% non ha alcun rischio collaterale per la salute (cosa che non si può affermare, invece, per i farmaci antinfiammatori e antidolorifici).

Nota: i geloni alle orecchie e i geloni al naso seguono lo stesso iter logico di quelli alle mani, e dovrebbero essere curati nello stesso modo

Guanti senza dita NOAcademy: come funzionano contro i geloni alle mani e i geloni alle dita

I guanti a cui abbiamo accennato poco fa sono guanti senza dita in grado di accelerare l'autoproduzione di ossido nitrico fino ad un +70% nei primi 40 minuti in cui sono indossati.

Grazie alla maggiore vasodilatazione offerta dalla tecnologia, indossando i guanti NOAcademy si ottiene una veloce e maggiore irrigazione sanguigna dei polpastrelli e delle dita delle mani, con una sensazione benefica praticamente immediata.

La rapida e profonda vascolarizzazione intercetta le cause dei geloni e ne migliora sensibilmente i sintomi. In modo completamente naturale.

 

Geloni alle mani

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