Sensazione di freddo: geloni, Sclerodermia o Sindrome di Raynaud?

sensazione di freddo

Il costante senso di freddo interessa soprattutto le estremità e porta a pensare alla Sindrome di Raynaud o alla Sclerodermia.

La perdita di sensibilità alle dita di mani e piedi ha fortissima attinenza con la sensazione di freddo che a volte non ci permette di lavorare e talvolta pensare: sono entrambi sintomi che coinvolgono Raynaud e la sclerodermia alla mani. 

Le mani ed i piedi che appaiono pallidi, addirittura cianotici: con l’arrivo delle basse temperature, molti di noi sperimentano sensazioni simili. 


 

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Certo, in inverno avvertire una sensazione di freddo è normale: meno normale è ritrovarsi con dita arrossate, gonfie, che faticano a piegarsi, e dover sopportare prurito, formicolio, a volte vero e proprio dolore.

È chiaro che in questo caso qualcosa non va. Ma cosa? 


Di solito, di fronte a dita gelate e dolori alle mani pensiamo subito ai geloni, un fenomeno tanto diffuso quanto fastidioso.
Ma a causare la sensazione di freddo, il dolore e l’arrossamento potrebbe essere anche la sindrome di Raynaud, che ogni anno colpisce circa il 5% della popolazione. 

Ho sempre freddo alle mani: sindrome di Reynaud?

Sia i geloni, il freddo nelle ossa che la sindrome di Reynaud sono causati da un’alterazione della circolazione sanguina delle mani e delle altre estremità.
In entrambi i casi, infatti, i capillari si contraggono, lasciando passare verso le aree periferiche del corpo una quantità di sangue inferiore al normale (vasocostrizione). 


Di per sé, la vasocostrizione non è pericolosa.

Si tratta anzi di una reazione evolutiva che permette al nostro corpo di conservare la temperatura ottimale.

Nel caso della sindrome di Raynaud, tuttavia, il restringimento dei vasi è eccessivo: nella fase di spasmo, essi si contraggono tanto da bloccare temporaneamente l’afflusso di sangue alle aree coinvolte. 


Ecco così che le dita di mani e piedi (e più raramente le orecchie, la punta del naso ed addirittura i capezzoli) si raffreddano e cambiano colore.

In un primo momento le vediamo diventare bianche; poi la perdita di ossigeno nel sangue dà alle mani il tipico colore cianotico (bluastro); infine, quando i vasi tornano a dilatarsi, esse assumono un colore rosso intenso.

A questo mutamento cromatico si accompagnano fastidi che vanno dal formicolio a vere e proprie fitte, a volte così dolorose da condizionare la normale vita di relazione di chi ne soffre. 


Le cause del fenomeno di Raynaud non sono ancora del tutto chiare, come non lo sono quelle della sclerodermia alle mani.

Di certo esso si verifica con maggiore frequenza in inverno, quando gli sbalzi di temperatura favoriscono la vasocostrizione.

Non mancano tuttavia ipotesi in cui la vasocostrizione anomala appare riconducibile a forti emozioni, quali stress o paura. 

La sindrome di Raynaud, avere sempre freddo con cause ignote, colpisce prevalentemente le donne, chi lavora in un ambiente freddo, i fumatori, le persone che hanno avuto traumi alle estremità e chi assume particolari categorie di farmaci, come i betabloccanti.

Nella maggior parte dei casi non è associata ad un'altra malattia sistemica: si parla allora di “forma primaria” della sindrome di Raynaud.

Più raramente, il fenomeno di Raynaud si accompagna ad una condizione medica sottostante, quale l’artrite reumatoide, il lupus eritameoso sistematico e la sclerodermia. 

Come capire se il sentire freddo coincida con i sindrome di Raynaud?


I geloni sono vere e proprie lesioni della cute, di colore rosso violaceo, dovute ad una reazione infiammatoria dei tessuti.

Alla radice c’è sempre un anomalo funzionamento della circolazione sanguigna periferica: come avviene con la sindrome di Raynaud, anche nel caso dei geloni i capillari di mani e piedi si restringono eccessivamente.

Il ridotto afflusso di sangue priva i tessuti di ossigeno e nutrienti essenziali, dando il via ad una reazione infiammatoria che a sua volta determina l’insorgere di sintomi quali rossore, prurito, gonfiore, insensibilità e mobilità ridotta. 


Solitamente, i geloni non si accompagnano ad un mutamento di colore così marcato come quello che contraddistingue la sindrome di Reynaud: le mani non diventano visibilmente bianche o cianotiche, ma presentano chiazze rosse dovute all’infiammazione in atto. In assenza di trattamento idoneo, le mani possono rimanere rosse e gonfie per giorni, a volte anche per settimane. 

Rimedi comuni a entrambe le cause? 


Dal momento che sindrome di Raynaud e geloni condividono cause scatenanti e sintomi (pensiamo ad esempio alla sensazione di freddo alle mani, all’intorpidimento, alla perdita di sensibilità e al dolore), non sempre è facile capire da quale delle due condizioni si è afflitti.

Inoltre, esse possono coesistere: non è infrequente che chi soffre di sindrome di Raynaud vada incontro alla comparsa di geloni. 

In entrambi i casi, è opportuno proteggere le estremità da bruschi sbalzi di temperatura, evitando di esporle a temperature particolarmente rigide. 


Spesso questo semplice accorgimento permette di ridurre disagi e fastidi. 

Il beneficio della maggiore vasodilatazione creata da un aumento di ossido nitrico localizzato

Qualora il problema non si risolva spontaneamente, può rivelarsi molto utile un trattamento a base di ossido nitrico. 


Se reso disponibile a livello topico, quest’ultimo favorisce infatti la normale circolazione del sangue, eliminando o riducendo i fenomeni di eccessiva vasocostrizione senza presentare gli effetti collaterali propri del trattamento farmacologico. 


Soluzione ideale è indossare un paio di guanti senza dita NOAcademy che risolvono velocemente il problema senza modificare in alcun modo lo stile di vita.

Se però i fastidi permanessero nel tempo anche con i guanti NOAcademy, è fortemente consigliato rivolgersi ad uno specialista che potrà offrire una diagnosi ed indirizzarci verso il trattamento più opportuno. 

Sentire freddo cause da ricercare nella vasocostrizione: interessante articolo di Starbene

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