Secchezza vaginale sintomi e cause: cosa sta davvero succedendo al tuo corpo
Hai la sensazione che “lì sotto” sia sempre più asciutto, che i rapporti facciano male o che bruci anche solo sederti con un paio di jeans stretti? Se ti stai chiedendo se questi possano essere segnali di secchezza vaginale, sei in buona compagnia.
Le ricerche degli ultimi anni dicono che la secchezza vaginale riguarda in media circa il 37% delle donne in età di mezzo, con una prevalenza che sale oltre il 44% dopo la menopausa, rispetto a circa il 21% prima della menopausa. In Italia, una recente fonte clinica stima che questo disturbo interessi circa il 50% delle donne sopra i 51 anni e comunque fino al 17% tra i 17 e i 50 anni. Quindi no, non è “solo nella tua testa” e non è un problema raro.
Secchezza vaginale: sintomi principali da riconoscere
Partiamo dall’essenziale: come si manifesta, concretamente, la secchezza vaginale? Quando si parla di secchezza vaginale sintomi, non si intende solo la sensazione di “asciutto”.
I segnali più frequenti includono:
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Sensazione di secchezza interna o esterna: puoi sentirla all’interno della vagina, nella zona del vestibolo (all’ingresso) o solo sulla vulva.
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Bruciore e prurito: la mucosa diventa più sottile e fragile, quindi può bruciare o prudere anche durante la giornata, non solo nei rapporti.
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Dolore durante i rapporti (dispareunia): il contatto e la penetrazione, con poca lubrificazione, creano attrito e micro-lesioni. Alcune donne descrivono il dolore come “tagli”, e non è esagerato: si possono formare piccole fissurazioni.
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Sensazione di “pelle che tira” o di pressione nella zona genitale.
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Piccoli sanguinamenti dopo il rapporto: proprio a causa delle micro-lesioni delle mucose.
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Maggiore tendenza a irritazioni e infezioni: la secchezza altera il pH vaginale e la flora, aumentando il rischio di vaginiti e cistiti ricorrenti.
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Bisogno di urinare più spesso o fastidio urinario: la vagina e le vie urinarie condividono la stessa “regia” ormonale; se la mucosa è più fragile, anche la vescica e l’uretra possono risentirne.
Non tutte le donne hanno tutti questi sintomi, e l’intensità è molto variabile: per qualcuna è solo un leggero fastidio, per altre il dolore è tale da farle evitare completamente i rapporti. In uno studio europeo su quasi 4000 donne in post-menopausa, il 70% riportava la secchezza vaginale come sintomo principale di atrofia vulvo-vaginale, con un impatto importante sulla capacità di essere intime (62%) e di provare piacere (72%).
Se ti riconosci in una o più di queste situazioni e la cosa dura da settimane o mesi, hai già un buon motivo per parlarne con il ginecologo.
Secchezza vaginale cause: ormoni, farmaci, stile di vita
Ok, i sintomi sono chiari. Ma perché succede?
Nella maggior parte dei casi, le secchezza vaginale cause ruotano attorno a un concetto: la mucosa vaginale vive di estrogeni.
Gli estrogeni mantengono le pareti vaginali spesse, elastiche e ben irrorate, stimolano la produzione di secrezioni e tengono in equilibrio il pH. Quando questi ormoni calano o oscillano, la lubrificazione si riduce.
Le principali cause (semplificando) sono:
#1 Cambiamenti ormonali lungo la vita fertile e dopo
Ricerche recenti mostrano che la secchezza vaginale è circa il doppio nelle donne in post-menopausa rispetto a quelle in premenopausa (44,8% vs 21,1%). Ma le variazioni ormonali non riguardano solo la menopausa:
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Perimenopausa e menopausa: il calo estrogenico progressivo è il principale responsabile della cosiddetta sindrome genito-urinaria della menopausa (GSM), che include secchezza, bruciore, dolore nei rapporti e disturbi urinari.
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Periodo subito dopo il ciclo: studi e articoli clinici ricordano che è normale avere una fase di secchezza vaginale “prima del ciclo successivo” o subito dopo la mestruazione, quando gli estrogeni sono ai livelli più bassi.
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Post parto e allattamento: qui gioca un ruolo l’assetto ormonale “da puerperio” e la prolattina. La prevalenza di secchezza vaginale dopo il parto varia dal 17% al 46% a seconda di come viene misurata, e l’allattamento sembra raddoppiare il rischio.
#2 Farmaci e trattamenti medici
Alcuni medicinali sono famosi per la loro capacità di “asciugare” le mucose:
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Antidepressivi e antistaminici
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Alcune pillole anticoncezionali o altri contraccettivi ormonali
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Terapie oncologiche (chemioterapia, radioterapia pelvica) e interventi che coinvolgono ovaie e utero
Fonti italiane aggiornate elencano queste categorie tra le cause più frequenti di secchezza vaginale, insieme alla riduzione degli estrogeni.
#3 Fattori locali e abitudini
A volte la causa è molto più “terra terra”:
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Detergenti troppo aggressivi, lavaggi frequenti, salviettine intime quotidiane, salvaslip usati sempre: tutto questo può irritare e impoverire la mucosa.
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Piscine clorate, aria troppo secca, indumenti sintetici molto aderenti.
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Stress e ansia, che influiscono sulla risposta sessuale e sulla lubrificazione: se sei tesa, il corpo “non collabora”.
Menopausa e secchezza vaginale, ciclo e gravidanza: quando la lubrificazione cambia
Qui entriamo nel vivo delle situazioni concrete che tante donne vivono: menopausa e secchezza vaginale, secchezza vaginale prima del ciclo e secchezza vaginale in gravidanza.
Menopausa e secchezza vaginale (anche in perimenopausa)
Per molte, la secchezza diventa un tema proprio in questa fase.
Studi internazionali recenti mostrano che:
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La vaginal dryness è uno dei sintomi più caratteristici della GSM e colpisce circa il 37% delle donne in età di mezza età a livello globale.
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In Europa, nel grande REVIVE Survey su 3768 donne postmenopausa (Italia inclusa), la secchezza era il sintomo più frequente (70%), con un impatto pesante su intimità e piacere sessuale.
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Una recente analisi pubblicata nel 2025 ha evidenziato che la secchezza vaginale severa è circa 2,5 volte più frequente in perimenopausa rispetto alla premenopausa: quindi può iniziare prima che il ciclo sparisca del tutto.
Quindi, quando si parla di menopausa e secchezza vaginale, non si intende solo “dopo l’ultimo ciclo”: i sintomi possono comparire anni prima, mentre il ciclo è ancora presente ma irregolare.
Secchezza vaginale prima del ciclo (secchezza vaginale pre ciclo)
Molte donne raccontano la stessa cosa: qualche giorno prima delle mestruazioni sentono la vagina più asciutta, meno “elastica”, a volte addirittura più sensibile al contatto.
Ha senso? Sì, perché:
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Nella fase finale del ciclo mestruale, subito prima del flusso, gli estrogeni sono generalmente più bassi.
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Questo calo può tradursi in una fase di secchezza vaginale prima del ciclo (o “secchezza vaginale pre ciclo”), che spesso si attenua da sola quando gli ormoni ricominciano a oscillare nel ciclo successivo.
Se il fastidio resta lieve e ciclico, di solito rientra nella fisiologia. Se invece il dolore nei rapporti è marcato o la secchezza è presente tutto il mese, è meglio non archiviarla come semplice “questione ormonale”.
Secchezza vaginale in gravidanza (e dopo il parto)
Di solito, quando si pensa alla gravidanza, si immagina più lubrificazione e più perdite, non certo secchezza. In effetti, per molte è così. Ma non per tutte.
Alcune fonti spiegano che:
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In gravidanza, gli ormoni oscillano molto e la bilancia estrogeni/progesterone può cambiare.
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In alcune donne questo si traduce in secchezza vaginale in gravidanza, con bruciore, prurito e dolore nei rapporti.
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La secchezza non è di solito un segno “tipico” di gravidanza, né un campanello d’allarme da sola, ma può comparire in alcune fasi (specialmente se c’è anche ansia, poca idratazione, uso di saponi non adatti).
Molto più studiata è la secchezza dopo il parto e durante l’allattamento: qui la combinazione di calo estrogenico e prolattina alta fa sì che la secchezza sia comune, con una prevalenza tra il 17% e il 46% secondo vari studi, e più frequente nelle donne che allattano.
In pratica, se sei incinta o hai partorito da poco e senti che i rapporti sono diventati faticosi o dolorosi per mancanza di lubrificazione, non sei “strana”: è un quadro che la ricerca descrive sempre più spesso.
Lubrificante vaginale: il tuo alleato contro dolore e attrito nei rapporti
Molte raccomandazioni internazionali e siti autorevoli citano i lubrificanti vaginali come uno dei primi supporti da valutare per ridurre attrito e dolore durante i rapporti, soprattutto quando la secchezza è legata a menopausa, perimenopausa, farmaci o fasi della vita come post-partum.
Pensare al lubrificante come a un “optional” erotico è riduttivo. In caso di secchezza vaginale:
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Aiuta a ridurre lo sfregamento tra pene (o sex toy) e mucose, che altrimenti rischiano di lesionarsi.
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Può abbassare la soglia del dolore nei rapporti, permettendoti di recuperare un’intimità più serena.
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Può essere un modo semplice e immediato per adattare i rapporti a un corpo che sta cambiando (per menopausa, allattamento, terapie…).
Non sostituisce, però, la valutazione delle cause.
Se hai secchezza vaginale sintomi importanti, il lubrificante può essere un alleato, ma non deve diventare una scusa per rimandare la visita.
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Bibliografia
[1] Fang Y, Liu F, Zhang X, Chen L, Liu Y, Yang L, Zheng X, Liu J, Li K, Li Z. Mapping global prevalence of menopausal symptoms among middle-aged women: a systematic review and meta-analysis. BMC Public Health. 2024 Jul 2;24(1):1767. doi: 10.1186/s12889-024-19280-5. PMID: 38956480; PMCID: PMC11220992.
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[3] May N, ‘Ignoring hot flushes is wrong’: study challenges assumptions about perimenopause symptoms, 2025, https://www.theguardian.com/society/2025/jul/26/ignoring-hot-flushes-is-wrong-study-challenges-assumptions-about-perimenopause-symptoms
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