Acido folico in gravidanza: a cosa serve e quando assumerlo

acido folico in gravidanza

La gravidanza è un periodo fondamentale nella vita di ogni donna e accompagnarlo con una corretta alimentazione ed i giusti integratori può fare la differenza.

Uno tra questi è sicuramente l'acido folico, indispensabile per la salute della madre e del bambino durante tutti i 9 mesi che precedono il parto e per questa ragione nelle prossime righe vedremo insieme quando è il momento migliore per iniziare ad assumere questo alleato della gravidanza, oltre a comprendere il suo ruolo.

Cos'è l'acido folico?

L'acido folico, anche conosciuto come vitamina B9, è una sostanza che svolge un ruolo fondamentale nel nostro organismo. La sua principale funzione è quella di partecipare alla formazione dei globuli rossi nel sangue e alla sintesi di alcune proteine.

Pertanto, è necessario introdurre quotidianamente questa vitamina attraverso gli alimenti e, se necessario, tramite integratori specifici.

Durante la gravidanza, l'acido folico assume una notevole importanza per diverse ragioni. Innanzitutto, esso contribuisce alla formazione del tubo neurale del feto, responsabile dello sviluppo del sistema nervoso centrale. Inoltre, previene alcuni difetti congeniti come la spina bifida e l'anencefalia, patologie che possono avere gravi conseguenze sullo sviluppo del bambino.

L'acido folico svolge anche un ruolo importante nel processo di replicazione cellulare e nella formazione del DNA, supportando quindi la corretta crescita ed evoluzione del feto.

È anche stato riscontrato che una adeguata assunzione di acido folico durante la gravidanza riduce il rischio di complicanze come l'insorgenza della preeclampsia in gravidanza e favorisce il benessere generale della gestante. [1] 

Quando iniziare ad assumere acido folico?

Affinché l'acido folico possa svolgere al meglio il suo ruolo di difesa contro i difetti del tubo neurale, è fondamentale assumere questa vitamina fin dalle prime fasi della gravidanza, quando si verifica la chiusura del tubo stesso, detta anche neurulazione.

Tale evento avviene generalmente entro le prime quattro settimane di gestazione, motivo per cui occorre iniziare ad integrare l'acido folico già prima del concepimento, ovvero in fase di pianificazione della gravidanza.

Gli esperti raccomandano alle donne in età fertile di introdurre 400 microgrammi di acido folico al giorno a partire da almeno un mese prima del tentativo di concepimento e proseguire fino alla dodicesima settimana di gestazione. Successivamente, può essere opportunamente valutato con il ginecologo se continuarlo nel medesimo quantitativo o aumentarne la dose. [2]

Acido folico: come assumere gli integratori?

Gli integratori di acido folico possono essere facilmente reperiti in farmacia o erboristeria, sottoforma di compresse o gocce. È importante seguire attentamente le indicazioni del medico per quanto riguarda il dosaggio e la durata del trattamento.

Allo stesso tempo, è consigliabile fare attenzione alla composizione degli integratori scelti: alcuni strani contengono una forma dell'acido folico chiamata "folati", che sembrerebbe essere meno efficace nell'azione preventiva dei difetti congeniti legati al tubo neurale.

Fonti alimentari di acido folico

Nonostante gli integratori possano garantire un corretto apporto di acido folico durante la gravidanza, non bisogna dimenticare che questa vitamina può essere anche introdotta attraverso l'alimentazione. Infatti, è anche possibile trovare l’acido folico negli alimenti che consumiamo normalmente, tra cui verdure a foglia verde scura come spinaci, bietole e cavolo nero, legumi come lenticchie e ceci, cereali integrali e frutta secca.

Per sfruttare al meglio l'apporto di acido folico degli alimenti, occorre prestare attenzione ad alcune regole nella preparazione dei pasti. Ad esempio, è bene sapere che questa vitamina è termolabile, ovvero tende a disperdersi con il calore.

Pertanto, è opportuno evitare cotture prolungate e prediligere metodi di cucina che mantengano integri i micronutrienti, come la cottura a vapore, al forno o in padella con poco olio.

Inoltre, anche il processo di conservazione degli alimenti può incidere sulla quantità di acido folico disponibile: è bene preferire prodotti freschi e consumarli entro breve tempo dall'acquisto.

Bisogna infine considerare che una dieta varia ed equilibrata aiuta a garantire un corretto apporto di tutte le vitamine e i minerali necessari per la salute della madre e del bambino durante la gravidanza.

Fonti:

[1] www.humanitas.it/enciclopedia/vitamine/vitamina-b9-acido-folico/

[2] www.auxologico.it/acido-folico