Ossido Nitrico: una piccola storia
L’Ossido Nitrico ha impiegato esattamente 368 anni per aprire le scienze alla sua esistenza e chiudere un suo primo ciclo storico, ossia dall’intuizione all’assegnazione del premio Nobel.
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Le prime molecole di ossido nitrico sono state isolate nel 1620 dallo scienziato belga Van Helmont in modo assolutamente empirico; la tappa successiva è avvenuta nel 1772 per mano dal chimico inglese Joseph Priestley che l’ha studiata teoricamente.
Nel 1992 la rivista scientifica americana Science, che ogni anno assegna un premio ad una molecola importante per l’umanità, ha riconosciuto l’Ossido Nitrico “molecola dell’anno” per le possibili straordinarie implicazioni mediche.
Riportiamo di seguito un estratto dell’editoriale:
“Nuovamente, la Molecola dell’Anno dimostra come i successi scientifici derivino dal sostenere un pensiero non convenzionale. Le recenti elezioni presidenziali erano centrate sulla persistente necessità di creare lavoro e sostenere l’economia. Speriamo che i consulenti politici e sociali dei nostri leader affrontino questi argomenti con la stessa creatività che ha caratterizzato le ricerche sul NO (Ossido Nitrico)”.
“This year's Molecule of the Year once again shows that scientific rewards can come from pursuing unconventional thinking. The recent presidential election focused on the persistent question of providing jobs and correcting ailing economies. Hopefully, the political and social scientists advising our leaders will pursue these problems with the same creativity that characterized the research on NO.”
(Editoriale Science, dicembre 1992, a firma Daniel E. Koshland jr.)
Il primo ciclo si conclude nel 1998 con gli studi dei professori L. Ignarro, F. Murad e R. Funghott che hanno ricevuto un Premio Nobel per aver capito e saputo scientificamente spiegare lo straordinario ruolo dell’ossido nitrico come neuro-trasmettitore e molecola segnalatrice.
Gli scienziati hanno portato l’attenzione sull’importantissimo ruolo che svolge l’Ossido Nitrico nella vasodilatazione, nel controllo della pressione arteriosa e nello stress ossidativo, modulando le funzioni del sistema nervoso centrale e svolgendo ruoli altrettanto primari nella fisiologia umana ed in innumerevoli patologie (dalle infiammazioni, ai tumori).
La chiusura del primo capitolo nel 1998 ne ha immediatamente aperto un secondo di cui, ad oggi, non ne vede una possibile chiusura.
Se nei primi 368 anni si contano fondamentalmente 4 studi di grande rilevanza, nei soli 21 anni successivi che ad oggi ci separano dalla prima tappa, il mondo scientifico ha generato oltre 200.000 studi pubblicati: mediamente 10.000 ogni anno ed il ritmo non accenna a diminuire.
Le migliori università mediche in tutto il globo, dagli USA alla Cina, sviluppano continuamente protocolli di ricerca per portare un continuo miglioramento al benessere delle persone attraverso questi studi specifici.
Perché l’Ossido Nitrico ha una così elevata valenza scientifica?
Oltre al suo essenziale ruolo di vasodilatatore, ossia di essere un gas benefico necessario per allargare vene e arterie e permettere un migliore flusso sanguigno senza il quale l’organismo sarebbe privo di liquidi e di sostanze nutritive, la sua vera e straordinaria valenza è quella di essere un segnalatore cellulare.
Questo implica la capacità dell’Ossido Nitrico di mettere continuamente in relazione le necessità dell’organismo con le sue disponibilità: gli effetti per la salute ed il benessere della persona sono potentissimi e questo ne spiega l’enorme quantità di studi clinici.
Essendo presente in ogni parte dell’organismo, i benefici dell’Ossido Nitrico si manifestano ovunque: nella ossigenazione del sangue, nella muscolatura, nel cervello, nel cuore, negli organi interni con proprietà anti infiammatorie ed anti batteriche e con ulteriori vantaggi per la funzione del sonno e della sessualità.
“Ci sono pochissime cose nell’organismo che l’Ossido Nitrico non regola”.
Ferid Murad, Premio Nobel 1998.
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Perché è necessario l'ossido nitrico per la nostra vita?
L'organismo utilizza l'ossido nitrico per aiutare a regolare una serie di funzioni, anche se tecnicamente è un radicale libero. L'organismo ha bisogno di produrre ossido nitrico a partire dai suoi componenti, tra cui la vitamina C e i nitrati.
Senza una quantità sufficiente di questi componenti, non è in grado di produrre abbastanza ossido nitrico.
Questo ha un impatto su diversi sistemi corporei, tra cui:
- Sistema immunitario: Il sistema immunitario è un sistema ampio e ricco di diverse varietà di cellule. L'ossido nitrico aiuta queste cellule a comunicare e a reagire più rapidamente agli invasori.
- Sistema circolatorio: L'ossido nitrico sembra aiutare il corpo a dilatare e restringere i vasi sanguigni. Questo può migliorare la pressione sanguigna e quindi la salute del cuore.
- Esercizio fisico e prestazioni muscolari: L'ossido nitrico può essere correlato a un leggero miglioramento delle prestazioni fisiche. Gli atleti che hanno ricevuto integratori di nitrati sembrano affaticarsi un po' più lentamente rispetto a quelli che non hanno ricevuto l'integratore. L'aggiunta di nitrati alla dieta può contribuire ad aumentare i livelli di ossido nitrico e a migliorare le prestazioni durante l'esercizio fisico.
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