Artrosi alle dita e rimedi naturali

Come affrontare l'artrosi alle dita con rimedi naturali contro il dolore è argomento di grande e recente interesse.
L’alta incidenza dell'artrosi alle dita, la più frequente malattia delle articolazioni, unita alla sempre più preponderante tendenza a cercare soluzioni naturali e non farmacologiche, oggi trovano un punto di svolta davvero rivoluzionario.
La novità che fa tirare un sospiro di sollievo a chi da anni soffre di questa patologia alle dita, con tutti i disagi estetici e funzionali che essa causa, ha a che fare con il ruolo che una piccola molecola (presente naturalmente nel nostro organismo) ricopre all’interno di molti processi legati alla soluzione del dolore.
Il ruolo antalgico dell'ossido nitrico
Stiamo parlando dell’ossido nitrico (NO) e della sua funzione antalgica, soluzione di comprovata efficacia anche per i sintomi del dolore artrosico. Della sua efficacia in termini di prevenzione e riduzione della sintomatologia e dei numerosi aspetti positivi del suo utilizzo ne parliamo più avanti.
Nel frattempo, cerchiamo di capire che cosa si intende per artrosi, in che modo colpisce le estremità superiori e le dita e quali sono i rimedi ad oggi disponibili.
Una definizione del dolore artrosico (artrosi) alle dita e le sue cause
L'artrosi o osteoartrosi - da non confondere con la “sorella” artrite - è una malattia reumatica cronica.
Di natura degenerativa, essa colpisce la cartilagine delle articolazioni, l'osso subcondrale, la membrana sinoviale, i legamenti, la capsula e muscoli peri-articolari.
Nel complesso, l’intera articolazione viene coinvolta dal processo di usura, con lesioni degenerative che possono portare alla perdita di funzionalità della stessa.
A differenze dell’artrite, anch’essa malattia reumatica, l’artrosi alle dita non ha origine infiammatoria ma è legata a fattori transitori/modificabili connessi allo stile di vita e/o a cause permanenti di natura genetica.
Qui una lista dei principali fattori di rischio:
- ereditarietà;
- traumi;
- età e invecchiamento delle articolazioni;
- obesità;
- malattie del sistema endocrino (soprattutto nel caso di artrosi del ginocchio e dell’anca).
Dolore intenso, rigidità articolare e perdita di gran parte delle sue capacità funzionali, con conseguenti limitazioni nello svolgimento delle azioni quotidiane, sono i sintomi principali di questa malattia.
Essi, generalmente, fanno la loro comparsa dopo i cinquant’anni di età e interessano particolarmente il sesso femminile dalla menopausa in poi.
Tuttavia, l’avanzamento dell’età che è fattore di primaria importanza nella comparsa della malattia, non è sempre chiamato in causa.
Essa può manifestarsi in età giovanile come conseguenza di traumi, sovrappeso, obesità o problemi strutturali dello scheletro che conducono ad una precoce usura dell’articolazione.
Cos’è l’artrosi della mano e delle dita: genetica ed esposizione al rischio
Per quanto riguarda, invece, l’espressione artrosica più diffusa, cioè quella che colpisce le mani, l’invecchiamento dei tessuti ha un ruolo chiave.
Non a caso, il soggetto-tipo dell’artrosi delle dita è l’anziano, con particolare predisposizione per le donne che, per molteplici condizioni legate al sesso, risultano essere più colpite.
Ma accanto ad un’artrosi “primaria” della mano, che molto ha a che fare con la storia familiare e con la predisposizione genetica, esiste un’artrosi “secondaria” che è conseguente ad eventi traumatici a carico del nostro organo prensile e/o a sue sollecitazioni eccessive.
Non a caso le mani rappresentano il nostro primo contatto fisico con il mondo, gli “utensili” fatti di ossa, legamenti e muscoli che non possiamo fare a meno di utilizzare, talvolta eccessivamente per ragioni lavorative o per la pratica della nostra passione, sportiva o ricreativa che sia.
A lungo andare, la costante e prolungata sollecitazione di questa struttura così forte e delicata al contempo, può provocare dei danni a progressione lenta e, purtroppo, irrimediabili.
L’artrosi delle mani è la manifestazione lampante di un processo di usura generato dal sovraccarico.
Alcune attività, più di altre, possono generare questa patologia:
- lavori domestici;
- lavori pesanti (come quello dell’operaio edile);
- suonare strumenti come il pianoforte e la chitarra;
- storia personale traumi o fratture a carico della mano, all’origine di una diminuzione della circolazione sanguigna.
Il consiglio di tutti gli esperti del settore medico è quello di prestare molta attenzione ai campanelli di allarme della malattia, in modo da poter agire correttamente, eventualmente modificando alcune abitudini laddove necessario.
Sintomi ed espressioni artrosiche della mano e delle dita
Quando diventa difficile stringere e afferrare un oggetto, fare una presa di forza o semplicemente aprire un barattolo, girare la chiave nella serratura, quasi sicuramente si tratta di osteoartrosi.
La mano ci parla in molti modi, con manifestazioni visibili ad occhio nudo e non.
L’invalidante limitazione nei movimenti quotidiani è sempre accompagnata da ulteriori sintomi inconfondibili, quali:
• algia;
• gonfiore;
• rossore;
• rigidità;
• formicolio;
• formazione di noduli e/o cisti mucoidi.
Le dita rappresentano l’area visibilmente più colpita, con le caratteristiche formazioni osteofitiche che vanno a deformare l’articolazione interfalangea.
In particolare:
- i noduli di Heberden sono rigonfiamenti ossei che interessano le articolazioni interfalangee distali, quelle più lontane dal metacarpo (finali);
- i noduli di Bouchard riguardano le articolazioni interfalangee prossimali, cioè quelle intermedie (tra le prime e le seconde falangi).
I primi generalmente si presentano assieme ai secondi.
Artrosi deformante mani e “noduli di heberden”
La malattia artrosica può presentarsi a livelli di gravità differenti, classificabili in base alle manifestazioni e alle lesioni che essa provoca nei distretti colpiti.
- La forma erosiva è una variante molto aggressiva, caratterizzata da un deterioramento del tessuto cartilagineo di rivestimento, fino ad arrivare in stadi più avanzati al deterioramento del tessuto osseo sottostante.
- La forma deformante è meno aggressiva della precedente, ma può portare rapidamente ad una modificazione a livello dell’asse dell’articolazione. Concretamente, le dita assumono una forma storta e/o un atteggiamento “a uncino”.
Tipici di queste seconda variante sono i noduli di Heberden, osteofiti che si sviluppano lungo i margini dell’articolazione.
Nello specifico, i noduli di Heberden sono rigonfiamenti ossei che vanno ad allargare il profilo delle dita colpite da malattia artrosica a stadio cronico. Si tratta di tessuto osseo in eccesso che si sviluppa lentamente, colpendo in genere un dito per volta.
La loro comparsa contribuisce a deformare l’arto colpito dalla malattia: la mano apparirà dotata di diversi nodi tra le falangi, i quali in aggiunta al fastidio estetico provocano molto spesso difficoltà nel movimento delle dita.
Una volta che si presentano questi fenomeni, significa che la fase acuta della malattia ormai volge al termine e che, purtroppo, si è giunti alla sua cronicizzazione.
Bisognerebbe evitare di arrivare a questo status di cose senza aver consultato uno specialista.
Artrosi alle mani cosa fare?
Una visita reumatologica è il primo fondamentale step per la diagnosi - quasi sempre supportata da indagini radiologiche - e l’individuazione della linea terapeutica più efficace.
Con le giuste terapie è possibile infatti rallentare sia il processo erosivo che quello di deformazione, agendo tempestivamente non appena i primi sintomi fanno la loro comparsa.
Agendo precocemente sui sintomi dei noduli delle dita, è possibile una remissione delle manifestazioni artrosiche più lievi in tempi brevi, procedendo con una metodologia conservativa (non chirurgica).
In questa direzione, le terapie ad oggi più in voga contemplano sia il ricorso alla farmacologia che l’assunzione di sostanze naturali benefiche sotto forma di integratori e simili.
Artrosi cure naturali e cure tradizionali
Ecco un breve elenco dei rimedi contro il dolore articolare alle dita:
➢ Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), soprattutto aspirina e ibuprofene.
➢ Agenti condroprotettori: farmaci ed integratori in grado di nutrire la cartilagine articolare e il liquido sinoviale in cui essa è immersa, andando a contrastare il processo degenerativo e diminuendo la sensazione di dolore e rigidità.
➢ Terapie locali fisiche: ultrasuoni, tecarterapia, laserterapia, fisioterapia.
Funzionale risulta anche l’applicazione di specifici tutori.
Come ultima ratio, quando la terapia conservativa si rivela inefficace e il dolore costringe il paziente all’invalidità, c’è la chirurgia. L’intervento chirurgico mira alla ricostruzione delle articolazioni danneggiate e/o alla rimozione degli osteofiti.
Come si cura l'artrosi della mano e delle dita con i rimedi naturali?
Piante ed erbe medicinali sotto forma di creme, unguenti ed oli rappresentano una valida alternativa antidolorifica nella cura della sintomatologia lieve.
Stiamo parlando di preziose risorse che madre natura ci offre, come:
- artiglio del diavolo
- boswellia
- iperico
- ortica
- equiseto
- salice
- spirea
eccetera.
Si tratta di prodotti officinali con proprietà lenitive che apportano beneficio all’apparato osteo-articolare della mano.
All’assunzione di medicinali specifici e/o naturali (dei quali si sconsiglia il fai da te), va sempre abbinato il riposo dell’articolazione accompagnato da applicazioni frequenti di ghiaccio sull’area dolente.
Ad ogni modo, quelli appena citati sono i rimedi naturali più noti e chiamati in causa, ma non gli unici. Ad oggi esiste una soluzione ancora poco conosciuta ma di grande efficacia e approvata dalla comunità scientifica.
Rimedi per l'artrosi delle dita: esiste una soluzione naturale per la malattia?
Per coloro che cercano una via non farmacologica all’osteoartrosi, abbiamo infatti due notizie: una cattiva e una buona.
La prima è che una volta che la patologia si instaura non c’è modo di risolverla, neppure con le terapie più in all’avanguardia, farmacologiche o naturali che siano.
Tutte le tipologie di cure sono volte a guarire la sintomatologia, non la malattia.
La seconda notizia, quella buona, è che esiste un modo del tutto alternativo per ridurre drasticamente il dolore alle mani e alle dita e le altre manifestazioni artrosiche, andando così a migliorare la qualità della vita di chi ne soffre in maniera sostanziale.
Questa via non farmacologica si chiama Ossido Nitrico (NO), biomolecola presente nel nostro organismo come serbatoio naturale ma non illimitato.
In quanto tale, la sua produzione necessita di stimolazione e ciò è possibile grazie alla speciale tecnologia di guanti senza dita, studiati ad hoc.
Artrosi rimedi naturali per la riduzione del dolore alle mani e alle dita
Una prima soluzione è una pomata per l'artrosi alle mani, creata con una tecnologia in grado di aumentare la microcircolazione alle mani e alle dita.
È efficace, anche se non risolutiva.
Si chiama HISSAMIH e la potete trovare a questo link.
Anche se il suo uso prevalente è anti-age, la sua formulazione è terapeutica.
Una seconda soluzione è data dai guanti senza dita con la tecnologia NOAcademy.
Grazie a questa tecnologia completamente naturale, è possibile indurre ad una piccola produzione di ossido nitrico in modo completamente naturale, un rimedio della nonna contro l'artrosi alle dita sotto forma di guanto.
Un utilizzo continuo, in qualsiasi momento della giornata, accelera la microcircolazione e contrasta in modo naturale l'artrosi alle mani, senza generare effetti collaterali.
La maggiore disponibilità di sangue ossigenato, aminoacidi e altri nutrimento dona una rinnovata elasticità e benessere alle cartilagini e alle articolazioni, riducendo il gonfiore, migliorando la circolazione e aumentando la flessibilità.
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Artrosi alle mani: un approfondimento scientifico (PubMed)
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